Teramo-Ascoli: rissa prepartita, bandiera rubata e caccia all'ultrà alla fine

TERAMO – Se il derby di Coppa Italia tra il Teramo e l’Ascoli Picchio doveva servire quale test-match per le squadre che giocano il campionato di Lega Pro, lo è stato sicuramente per le tifoserie che si sono espresse in un ‘assaggio’ di quello che saranno i derby di campionato. Il piazzale parcheggio dello stadio Bonolis di Piano d’Accio questa sera è stato teatro di una scazzottata pre-partita e di un tentativo di contatto tra ultrà bianconeri e ‘colleghi’ biancorossi al temine della partita, contatto evitato dal fitto cordone di poliziotti. L’antefatto: prima della partita una macchina con cinque tifosi ascolani è sfuggita alle maglie del controllo che stava indirizzando il serpentone di auto ascolane verso il settore ospiti ed è stata accerchiata da un nutrito gruppo di ultrà del Teramo. Un accenno di rissa e sopattutto una bandiera ascolana finita nelle mani degli ‘avversari’ e mostrata durante l’intera partita. Il ‘casus belli’ ha acceso gli animi: mentre i tifosi dell’Ascoli superavano i filtri ai tornelli di ingresso della curva, e buona parte dei circa 600 tifosi marchigiani ancora non era presente sugli spalti, dalla massicciata sul versante della statale 80 Teramo-Giulianova è stato lanciato un fumogeno colorato che ha scavalcato il settore ospite ed è finito in campo. La partita è vissuta sugli sfottò e i cori dei derisione, in attesa dell’uscita e del possibile regolamenti di conti. Quando il corteo ascolano ha lasciato lo stadio, è stato alla rotonda della Teramo-Mare di accesso al centro commerciale che sono stati vissuti attimi di paura. Dalle macchine ferme per permettere ai poliziotti di disperdere gli ultrà teramani in cerca dell’aggressione si sono catapultate in strada decine di sostenitori bianconeri e per alcuni momenti si è temuto il peggio. Lancio di sassi, vetri dei mezzi del Reparto mobile della Polizia in frantumi, tifosi che si rincorrevano e che cercavano di venire alle mani, sparo di lacrimogeni da parte dei poliziotti. Per fortuna l’esperienza delle forze dell’ordine ha fatto sì che la situazione tornasse alla normalità in poco tempo, senza che alcun tifoso si facesse male. Adesso scatterà la consueta procedura di identificazione dei partecipanti al tentativo di rissa.

La partita? E’ finita 1-3 per l’Ascoli. La partita è passata in secondo piano. Giocata davanti a circa 1.300 persone, è finita 1-3 per l’Ascoli Picchio che già nel primo tempo ha chiuso l’incontro, in cui sono stati protagonisti i giovani e le seconde linee. Per il Teramo ha accorciato nella ripresa il solito Lapadula. Gli ascolani si qualificano per il terzo turno di Coppa Italia di Lega Pro.